Il Territorio
La rete ecologica si sta realizzando in un’area pilota della bassa pianura vercellese caratterizzata dalla monocoltura risicola che occupa il 59,7% del territorio della provincia di Vercelli.
Oltre all’aspetto produttivo l’area di pianura riveste un interesse rilevante per il grande potenziale ecologico rappresentato dall’ambiente di risaia che, se opportunamente gestito, può sostituire le aree umide caratteristiche delle pianure alluvionali. Esistono quindi grandi potenzialità, ma anche numerose problematiche da affrontare.
- Problematiche e potenzialità
- L'ambiente
La risaia e i suoi colori
La risaia e il suo ecosistema
- Il lavoro nella risaia
La risaia e i suoi lavori
- Le tradizioni della risaia
- L'area pilota
Le tradizioni nella risaia
La coltivazione del riso ha influenzato notevolmente l’architettura e la cultura del territorio che appare disseminato di cascine storiche, chiese, santuari ecc. Non poche sono le tradizioni, le storie e le iniziative ad esse collegate.
A questi si aggiunge la rete di canali irrigui che sono testimonianza di antiche tecniche ingegneristiche molto complesse e che ancora oggi, grazie all’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, permettono la gestione delle acque per la coltivazione del riso. Purtroppo molte delle valenze architettoniche presenti sono oggi in uno stato di degrado e abbandono che ne minaccia la scomparsa. La realizzazione della rete ecologica può essere un veicolo per valorizzare anche gli aspetti architettonici tipici del territorio e quindi la cultura locale che difficilmente, in contesti così antropizzati, può scindersi dagli aspetti ambientali.
L'area pilota
L’individuazione di aree prioritarie e pilota da cui iniziare a creare la rete ecologica, viene proposta come strategia attuativa della rete provinciale prevista dal PTCP che sarà il risultato della "messa in rete" di "sotto-reti locali" inizialmente non connesse. Queste del resto, sono a loro volta il risultato di un processo integrato e articolato che prenderà forma dalle connessioni tra diverse iniziative e progetti.
L'area pilota in cui sta operando il PREL comprende i comuni di Trino Vercellese, Tricerro, Palazzolo Vercellese, Livorno Ferraris, Fontanetto, Lamporo, Ronsecco e Crescentino. La zona presenta alcuni elementi di elevato valore naturalistico che rivestono un ruolo strategico ai fini della conservazione della biodiversità e che costituiscono le core areas della rete di seguito indicate.
CORE AREAS
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Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino
Rappresenta uno dei pochi residui di foresta planiziale rimasti nella pianura vercellese.E’ Parco Regionale e Sito d’Interesse Comunitario (CEE “Habitat” 92/43/CEE).
Sito Internet: www.parks.it/parco.partecipanza.trino
- Costa di Montarolo
Si tratta di un rilievo di forma stretta e allungata in direzione ovest-est che raggiunge un’altezza di 183 m s.l.m., a ovest del Parco e compreso nella zona di salvaguardia. Qui è ospitata un’importantissima garzaia riconosciuta come biotopo di interesse europeo nell’ambito della direttiva "Habitat".
Sempre sulla costa, in posizione opposta alla garzaia si trova il santuario di Madonna delle Vigne (fine del XVII sec.).
- Fontana Gigante
È un biotopo di interesse comunitario, situato a est del Bosco della Partecipanza. L’area è caratterizzata dalla presenza di un bacino lacustre formato da otto corpi idrici contigui, di superficie variabile e occupanti in totale circa 12 ha. L’area ha caratteristiche di palude seminterrata, ricoperta per i due terzi da vegetazione con dominanza di canna palustre (fragmiteti) e con presenza di saliceto paludoso arbustivo di Salix cinerea nelle zone periferiche. L’area è gestita dal Parco Fluviale del Po e dell’Orba.
- Bosco di Ghiaia Grande
È una Riserva Naturale, compresa nel Parco Fluviale del Po e dell’Orba denominata "Riserva Naturale di Ghiaia Grande" e riconosciuta come biotopo di interesse comunitario. E' situata in corrispondenza delle due sponde del fiume Po. Si ritrovano in questa zona le caratteristiche formazioni arbustive e arboree riparie di cui è possibile riconoscere la tipica successione solo in brevi tratti a causa delle numerose opere di difesa spondale e dell’avanzamento delle colture agrarie. L’area di Ghiaia Grande è delimitata a nord est da una lanca che riveste un elevato interesse naturalistico.
- Palude di San Genuario
È Sito di Interesse Comunitario (SIC), gestito dal Parco del Po e dell’Orba. Oggetto di un Progetto LIFE-Natura promosso dall’ente parco, la palude (trasformata in passato in allevamento ittico e pioppeti), è sito di nidificazione tra gli altri del tarabuso, airone rosso, tarabusino e falco di palude. Ospita una popolazione di testuggine europea.
Molto compromesso è invece lo stato di conservazione degli elementi di naturalità diffusa (siepi, filari, vegetazione ripariale, boschetti, piccole zone umide ecc.) che potrebbero connettere le aree centrali con funzione di corridoi o stepping stones. In particolare la rete irrigua rappresenta un ambito che se ripristinato nelle sue funzionalità ambientali, potrebbe rappresentare lo scheletro della rete ecologica.
- Costa di Montarolo