Stato dell'arte
Il PREL ha permesso di mettere a punto e sperimentare un approccio metodologico alla pianificazione e gestione ecosostenibile del territorio finalizzata alla tutela della biodiversità.
Sulla base del PREL la Provincia di Vercelli ha proseguito negli anni lo sviluppo della rete ecologica realizzando numerose azioni e implementando la metodologia
Nel 2006 la metodologia del PREL è stata applicata anche in Provincia di Novara
Per informazioni su questa esperienza gli attuali contatti sono
Raffaella Pagano e Alessandra Melucci
Il Progetto
Il Progetto Reti EcoLogiche (PREL), promosso dal Settore Tutela Ambientale della Provincia di Vercelli, nasce nel 2000 in collaborazione con il Dipartimento A.R.P.A. di Vercelli nell'ambito delle attività sulle Reti Ecologiche dell'A.R.P.A. Piemonte con il nome "Dal Bosco della Partecipanza al Fiume Po. Verso la definizione di una rete ecologica a scala locale per la ricostruzione, tutela e valorizzazione di un agroecosistema ecocompatibile e il mantenimento della connettività". La finalità del progetto è quella di individuare una strategia per la realizzazione di reti ecologiche, intese come strumento di sviluppo integrato ed ecosostenibile del territorio per valorizzarne le risorse ambientali, storico-culturali, economiche e sociali. Il concetto di rete ecologica, infatti, è ormai ampiamente diffuso nelle progettualità che interessano la conservazione della natura ed è recepito da molti strumenti di pianificazione a diversi livelli (dal transnazionale a quello locale). Ciononostante sono rari, soprattutto in Italia, i casi in cui si è arrivati alla realizzazione concreta di una rete ecologica.
Il PREL sta esplorando come sia possibile raggiungere questo obiettivo. A tal fine si è individuata un’area pilota, inizialmente di tre comuni della bassa pianura Vercellese, in seguito estesa ad otto, dove sta già prendendo forma la rete ecologica a scala locale Dal Bosco della Partecipanza al fiume Po. Grazie al supporto tecnico del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF), si sta definendo, da questa esperienza sul campo un approccio metodologico per la realizzazione della rete ecologica prevista dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale esportabile anche in altri contesti. Nel 2006 la metodologia del PREL è stata utilizzata dalla Provincia di Novara per la redazione di Linee Guida di attuzione della rete ecologica provinciale.
In quest’ottica il PREL concepisce la rete ecologica come rete fisica di elementi di connessione e rete sociale di relazioni e azioni. Questi due aspetti della rete non possono essere pensati, né gestiti separatamente. E così come la rete fisica è considerata a diverse scale, la rete sociale interessa più livelli tra loro in comunicazione. Questo implica un enorme investimento nell’attivazione di un processo partecipativo che coinvolge attivamente le realtà locali nella definizione degli interventi e nella loro realizzazione.
Parte integrante del PREL è il progetto di educazione ambientale I Parchi e le Città: cosa c’è nel mezzo?, promosso dal Laboratorio Territoriale-Centro di Educazione Ambientale della Provincia di Vercelli. Questo strumento educativo coinvolge le scuole del territorio vercellese nella realizzazione della rete ecologica, attraverso un percorso di ricerca-azione preparato con gli insegnati e le amministrazioni locali. Questo progetto rappresenta anche un importante veicolo di coinvolgimento delle famiglie e della popolazione.
Motivazioni e obiettivi
- "Educare il territorio" allo sviluppo ecosostenibile
- Tutelare e implementare la biodiversità
- Realizzare la rete ecologica
- Tutelare e implementare la biodiversità
"Educare il territorio" allo sviluppo ecosostenibile
"Alla fine conserveremo solo ciò che amiamo, ameremo solo ciò che avremo compreso, comprenderemo solo ciò che ci sarà stato insegnato” (Baba Dioum, naturalista senegalese - coordinatore della Conference of West and Central African Ministers of Agriculture e dirigente del Ministero dell'Agricoltura del Senegal).
E' ormai ampiamente riconosciuto che l'attuale crisi ambientale è in realtà una crisi socio-culturale i cui impatti sull’ambiente sono una delle espressioni più gravi, dal momento che mettono a rischio i processi su cui si basa il mantenimento della vita sul nostro Pianeta.
Alimentare un legame affettivo con il territorio e costruire conoscenza e comprensione dei principi ecologici, è il primo passo per costruire il senso di responsabilità verso lo stato dell’ambiente, facendo comprendere come le nostre azioni (a tutti i livelli di organizzazione) ne influenzino, nel bene e nel male, la qualità. L’educazione e la formazione sono strumenti necessari per definire i valori e gli obiettivi da perseguire e favorire così le sinergie e l’attivazione delle potenzialità esistenti sul territorio. Nel PREL la progettazione educativa affianca quella tecnica in tutti gli strumenti utilizzati, facilitando la definizione, la comprensione e la condivisione del "senso" di quello che si sta facendo per garantire la motivazione e la durata nel tempo.
Tutelare e implementare la biodiversità
- contrastare la frammentazione e la banalizzazione del paesaggio risicolo ripristinando un agroecosistema diversificato ed ecocompatibile;
- migliorare e/o ripristinare le core areas strategiche per la conservazione della biodiversità;
- migliorare e/o ripristinare la connessione tra le diverse core areas attraverso il ripristino degli elementi tradizionali del paesaggio;
- ripristinare le funzioni e gli equilibri dell'agroecosistema risicolo;
- diminuire l’impatto ambientale delle pratiche agricole in risicoltura;
- valorizzare le valenze storiche architettoniche e culturali del territorio;
Realizzare la rete ecologica
"Progettare per realizzare" è uno degli obiettivi principali del PREL, al fine di tradurre le indicazioni teoriche del progetto in azioni concrete sul territorio. E la realizzazione di una rete ecologica, che per sua natura è uno strumento che connette elementi naturali e processi ecologici, può attuarsi solo come risultato di una rete azioni coerenti, coordinate, integrate, multifunzionali ed ecocompatibili. Per questo il PREL, partendo dall’esperienza concreta, vuole definire gli strumenti necessari all’attivazione di un processo partecipato con la duplice funzione di connettere soggetti e azioni (nuove ed esistenti) ed educare a tutti i livelli gli abitanti del territorio ad una gestione ecoLogica. In tal modo si evidenziano le connessioni tra le rispettive attività per renderle sinergiche e coerenti rispetto agli obiettivi di qualità ambientale del territorio.