Rete di Dati
Dalla carta al vero
Come è possibile trasformare in interventi sul territorio gli elementi della rete ecologica disegnati sulla carta? A questa domanda il PREL ha l’intenzione di rispondere e l’esperienza ha evidenziato alcune considerazioni, apparentemente ovvie, che sono alla base del motore attuativo del Progetto:
- realizzare una rete ecologica significa intervenire fisicamente sul territorio al fine di migliorarne la qualità ambientale;
- il territorio è la risultante di componenti ambientali e componenti umane che devono convivere;
- il territorio è abitato da persone, che in diverso modo interagiscono con esso e lo costituiscono;
- chi vive nel territorio ne detiene una conoscenza difficilmente riscontrabile in bibliografie ufficiali;
- chi vive nel territorio ha un legame affettivo con i luoghi e ne ha a cuore la trasformazione;
- il territorio è ricchissimo di iniziative, saperi, idee che raramente vengono recepite a livello di pianificazione;
- la difficoltà ad attuare un cambiamento è soprattutto di origine culturale.
La metodologia del PREL ha permesso di porre le basi per il monitoraggio dello sviluppo della rete ecologica mettendo a punto degli indicatori che possano fotografare nel tempo l'implementazione sia degli interventi che della rete sociale, misurando il grado di partecipazione e l'efficacia degli strumenti messi in campo per l'attivazione del territorio. Lo strumento operativo utilizzato a questo scopo è un Sistema Informativo Territoriale che lavora, integrandoli, su tre principali livelli:
Rete di pianificazione (Re.PI.)
Rappresenta il “progetto potenziale”. È la rete ecologica che emerge dalle analisi scientifiche sulle caratteristiche del territorio. I metodi per individuare la rete possono essere molteplici e attingere a diverse discipline (es. ecologia del paesaggio, analisi naturalistiche, pianificazione urbanistica ecc.). Il disegno di tale rete individua core areas, corridoi, bueffer zones, stepping stones ecc. su criteri prettamente ambientali e normativi. Può essere intesa come strumento di pianificazione del territorio che può essere recepito a diverse scale di lavoro (locale, provinciale, regionale, nazionale sovranazionale). Si tratta quindi di un livello di rete che evidenzia le vocazioni di determinate aree a svolgere ruoli specifici per la rete ecologica e può fornire indirizzi (es. direttive, normtiva ecc.) per la loro gestione.
Nel caso specifico è la rete prevista dal Piano Territoriale Provinciale.
Rete di partecipazione (Re.PA.)
Rappresenta il “progetto realistico semistrutturato”. È la rete ecologica che emerge dall’attivazione del processo partecipativo, recepisce le conoscenze, le disponibilità e le proposte di azione. Raccoglie le azioni già in atto o potenziali, facendo emergere le sinergie reciproche.
Questa rete è rappresentata quindi da elementi (interventi e/o azioni) per i quali è possibile definire una fattibilità il cui grado dipende dello stato di avanzamento dell’intervento definito in termini di:
- ambiti territoriali interessati;
- tipologia degli interventi;
- soggetti coinvolti e da coinvolgere;
- sinergie con altri interventi/azioni;
- stima di costi;
- disponibilità finaziarie di massima;
Rete di realizzazione (Re.RE.)
La Re.Re. corrisponde al "progetto realistico fattivo" ovvero la piattaforma progettuale che rappresenta contemporaneamente l' 'Agenda' di realizzazione della Rete Ecologica e la fotografia dello 'stato di attuazione' della rete ecologica prevista dal PTP, come risultato dell'integrazione tra elementi già esistenti e nuovi interventi realizzati o previsti. La Re.Re. sarà definita dalle azioni che concretamente realizzeranno la rete ecologica, messe in campo dai soggetti coinvolti nel processo partecipativo. Gli interventi, inizialmente disposti a macchia di leopardo, contribuiranno nel tempo grazie all'implementazione della Rete Ecologica a creare le connessioni fisiche tra le diverse Aree centrali della rete.